La performance è avvenuta al culmine di un progetto che desidera creare un canale di comunicazione tra le aree urbane di Zagabria e la sua periferia rurale. L’artista ha coltivato un appezzamento di terreno in via Martićeva nel centro di Zagabria, utilizzando tecniche manuali tradizionali, e ha piantato semi provenienti dalla ZMAG, la più antica banca di semi informale della Croazia. Le case sulla Martićeva e le aree verdi adiacenti fanno parte del patrimonio architettonico storico della città; costruiti per l’edilizia popolare dopo la Seconda Guerra mondiale, fanno oggi parte del Design District di Zagabria. La performance è proseguita traslocando pezzi di terreno che incorporano le erbe selvatiche e biodiverse che crescono in Martićeva e inserendo le zolle nell’erba artificiale e asfittica che circonda HDLU, l’edificio centrale e sede dell’Associazione degli Artisti Croati, conosciuto con il nome di padiglione Meštrović.
Questa performance è nata come risposta alla lunga e travagliata storia dell’edificio che oggi ospita HDLU e della sua simbologia. I verdi dintorni della costruzione erano un tempo ricchi di vegetazione lussureggiante e alberi che ospitavano artisti e passanti impegnati in attività conviviali e creative, ma recentemente questi rifugi verdi sono stati cancellati contro la volontà dei cittadini che avevano a lungo difeso il parco verde.
L’azione a lungo termine in Croazia è curata da LEA VENE dal 2019. Il progetto Performative Habitats supportato dall’Italian Council (2020-2021) è curato da LORI ADRAGNA.
Video GORAN SKOFIC;
Sementi fornite dalle comunità per la salvaguardia dei semi: Zmag e Maatiainen ry.
Il lavoro è stato realizzato con il supporto della galleria G-MK, dell’Arts Promotion Centre Finland, della Finnish Cultural Foundation, dell’Italian Council e dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki.