PABLO ECHAURREN
con GIORGIO DE FINIS e GIORGIO MANZI
Non esiste solo una periferia urbana e umana, esiste anche la periferia della storia dove gli elementi dissonanti vengono cancellati o rimodulati per venire fagocitati in un discorso più confacente.
Roma non è solo il Colosseo ma anche le tracce del passaggio di specie umane che hanno preceduto e affiancato la nostra, per poi scomparire o estinguersi. Lasciando il Sapiens come prodotto sommo e inevitabile dell’evoluzione. Non c’è solo Giulio Cesare ma anche l’Homo di Saccopastore, non ci sono solo l’aquila romana o le oche del Campidoglio ma anche il più concreto Elefante di Casal dei Pazzi. Riteniamo che vada ripensato il posto e il ruolo che l’uomo di Neanderthal ricopre e ha ricoperto all’interno di quello che oggi è considerato il Comune di Roma. Ci piace ipotizzare scenari diversi da quelli che hanno visto la nostra specie come l’unica in grado di affermare i valori di umanità.
Un’altra evoluzione sarebbe stata possibile? Un’altra umanità? Se la storia viene scritta dai vincitori, figuriamoci cosa succede con la preistoria…
Con la partecipazione di GIULIANO SACCO flintknapper