Prima c’erano le città e subito dopo le periferie. Qual è il loro confine? Quella linea che cammina tra i bordi insinuandosi anche in parti di città che improvvisamente diventano periferie o centro.
Aldo Rossi nel suo libro: L’architettura della città, scriveva che la città è espressione della società che ne genera la forma. Le Forme sono lo scenario della nostra vita e i luoghi, dove accadono gli avvenimenti.
Qual è la relazione tra società e forme? Come individuare quel legame? Per poi intervenire direttamente sulle forme.
Non tutte le forme riescono a rappresentare le società e spesso proprio le forme sono causa del degrado delle periferie.
Quali sono le forme della Periferia?
Riconosciamo bene le forme legate all’abusivismo; le città giardino; le megastrutture; le palazzine. Riconosciamo anche i loro abitanti che, a volte, si riconoscono negli edifici/forme che abitano. Altre volte no.
Infine come riempire le forme? Come ripensare i vuoti?
Renzo Piano scrive che “Non c’è niente da fare, la democrazia ha bisogno dei suoi spazi, dove incontrarsi. Come, le piazze, i parchi, le strade, i ponti e i cortili. Spazi, ma anche edifici come scuole, musei, biblioteche e palestre. Spazi dove la gente impari a stare assieme. Anche di questo ha bisogno la democrazia”.
///
Carmelo Baglivo | Ripensare l’altra città
Rif/lezioni Replay
Subscribe
0 Commenti
Potrebbero interessarti
CITTADINI E PERIFERIE.
FAI SENTIRE LA TUA VOCE.
Presentati alla community e invia il tuo
videomessaggio a info@iperfestival.it