Incontro a cura di Antonio Pavolini
Le proteste dei cittadini legano in modo consistente oggi il territorio fisico e il digitale. Dalle manifestazioni delle primavere arabe, a quelle di Piazza Tahrir, passando per il movimento di disobbedienza a Hong Kong, ai Gilets Jaunes fino all’attivismo internazionale Black Lives Matter, il web e le piattaforme digitali hanno giocato un ruolo centrale nella disseminazione dei frame ideologici, nella mobilitazione online e offline, nel coordinamento e nella resistenza al mainstream, creando un continuum di pensiero e azione tra spazio fisico e digitale. Attraverso il digitale le istanze delle periferie hanno acquisito visibilità nella società globale.
Giovanni Boccia Artieri è professore ordinario di Sociologia dei media digitali e Internet Studies all’Università di Urbino Carlo Bo dove è coordinatore del corso di laurea in Informazione, media, pubblicità e vicedirettore del centro LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata). Dal 2019 è anche Presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri. La sua principale area di ricerca sono le trasformazioni sociali e culturali della social network society e le culture partecipative, temi di cui scrive da anni su diverse importanti testate, ma anche sul suo blog “Mediamondo”; che cura dal 2004. Tra le sue opere più recenti, ricordiamo Fenomenologia dei social network. Presenza, relazioni e consumi mediali degli italiani online (Guerini e associati, 2017) e, con Sara Bentivegna, Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale (Laterza, 2019).