Incontro a cura di Giorgio de Finis
Una fabbrica abbandonata nella periferia di Cormano, hinterland milanese, si trasforma nel giro di qualche anno in un museo di street art aperto a tutti e conosciuto a livello globale. L’artefice di tutto questo è Zak, un “senza casa” proveniente da Tunisi che, grazie al suo impegno, è riuscito riconvertire uno spazio ormai caduto in disgrazia in un punto di riferimento per artisti e cittadini. Spazio espositivo, sala concerti, scenografia per video musicali (tra cui Habibi di Ghali), set per film e servizi fotografici, luogo di socializzazione per bambini e ragazzi autistici. Attraverso una ricchissima galleria fotografica, Giovanni Candida ci accompagna tra i corridoi del Castello di Zak, il tempi della street art. Con testimonianze di: Moni Ovadia, Ghali, Claudia Zanella (Radio Popolare), Tatiana Cocca (ex sindaco di Cormano).
Giovanni Candida è fotografo di Street Art, ma di professione fa il dirigente in una importante multinazionale. Nato nel 1958, inizia ad interessarsi di fotografia di Street Art solo nel 2006. Da allora, ovunque si trovi a viaggiare scatta foto di “muri”, anche se il suo luogo privilegiato è Milano e il suo hinterland. Nel tempo è anche diventato collezionista di opere di Street Art & Writing. È membro del gruppo fotografico PhotoMilano che si pone il fine di raccontare la metropoli per immagini.