Documentario di Rosella De Salvia; Produzione Blue Cinema TV; Musiche Pier Cortese; Riprese Giulia Carrarini; Fonica Bruno Ghisbergh; Montaggio Alessandro Gizi; Montaggio suono Studio Colosseo; Assistente montaggio Federico Maria Baldacci;
Hanno collaborato Ass.Cult. Riachuelo, Pro Loco-Micro Asilo San Lorenzo;
Nel documentario sono intervistati 10 artigiani, che ben rappresentano la laboriosità concreta e l’immaginario poetico del quartiere.
Il filo rosso della storia scivola tra le dita del barbiere, del meccanico di bici, della pasticcera, dell’ombrellaio, del soffiatore di vetro, del ristoratore, dei fabbricatori di cioccolata, della famiglia di marmisti, della fioraia.
San Lorenzo
Una Periferia dentro la Città
Per l’edificazione del Cimitero del campo Verano (1807-1812) prima e, successivamente del Policlinico Umberto I°, della Città Universitaria, delle Fabbriche della birra Whurer, della Vetreria Sciarra, delle Fonderie Bastianelli e Carnevali, del Pastificio Cerere, dei palazzi di residenza, vengono ad abitare nel quartiere nei primi del ‘900 operai, artigiani, marmisti, scalpellini, muratori e tanti altri.
San Lorenzo divenne per questo un quartiere di operai e di artigiani. Un quartiere fortemente politicizzato, nel quale i fascisti non riuscirono mai ad entrare, un quartiere anarchico e comunista ma anche con una forte componente a carattere religioso. L’insediamento dell’Università (1935) determinò negli anni a seguire l’afflusso di una folta presenza di studenti universitari, che cambiò, in una certa misura, i tratti identitari del quartiere. Trascorsi gli anni dei movimenti studenteschi numerosi artisti si trasferirono, dal centro, a San Lorenzo, al pastificio Cerere, trasformandolo in un Palazzo d’arte.
Superato l’apparente degrado che forse lo custodisce e forse lo alimenta,, San Lorenzo, nasconde nei suoi sotterranei una realtà inimmaginabile, criptica, ricca per creatività e capacità di ingegno.
Nel documentario sono intervistati 10 artigiani, che ben rappresentano la laboriosità concreta e l’immaginario poetico del quartiere.
Un filo rosso scivola tra le mani del barbiere, del meccanico di bici, della pasticcera, dell’ombrellaio, del soffiatore di vetro, del ristoratore, dei fabbricatori di cioccolata, della famiglia di marmisti, della fioraia.
molto interessante
‘Gli artigiani di San Lorenzo’ merita un apprezzamento particolare per lo stile innovativo che va dall’uso di alcuni primi piani alla resa del racconto, fino alla preziosità di alcune interviste che pur recenti sarebbero oggi irrealizzabili, quindi già consegnate alla storia del quartiere
Daniela
Le interviste di Rosella De Salvia recuperano una realtà di San Lorenzo che ancora resiste e che conserva, tra tante difficoltà, la memoria delle radici del quartiere.
Documentario veramente interessante. È sempre bellissimo ascoltare aneddoti e storie che fanno da ponte tra passato e presente. È importante tenere tracce del nostro passato. Complimenti!!!