“Tra la città e il mondo c’è la periferia”.
“Ovunque è il cielo” è un ciclo visivo e musicale a cura di Jonathan Giustini.
Quindici videoracconti appositamente realizzati e pensati per IPER Festival delle Periferie. Quindici storie in musica dove il racconto dell’autore introduce, in modo onirico e poetico, le esibizioni musicali, appositamente realizzate e dunque del tutto inedite, di quindici grandi artisti, di origini e provenienze diverse, di latitudini e attitudini lontane ma complementari. Uniti ciascuno, come in un ballo tondo, dal tema della #periferia.
Ogni puntata è pensata visivamente e narrativamente per non essere scritta, ma del tutto improvvisata. Come richiamata e ricreata da un’affabulazione popolare e dunque del tutto periferica. Da un inconscio collettivo. Da un sapere universale. Perché ovunque è il cielo, come in un verso di Claudio Lolli.
I contributi musicali sono sognanti, acustici, essenziali, spiazzanti e frontali. Spavaldi potremmo dire. I volti sono maschere, sorridenti, ghignanti, provocatorie, distorte e a volte in ombra. I suoni sono scuri, abrasivi, taglienti, sfocati e slabbrati, perfetti e pieni di echi a volte e di rimbombi. Le citazioni visive sono incrociate, sovrapposte, sfumate, tagliate e riprese al volo prima dell’annegamento.
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Con gli artisti
Flavio Giurato, Piero Brega, Luigi Cinque, Her, Lalla Bertolini, Peppe Voltarelli, Francesco Loccisano, Roberto Kunstler, Nicola Alesini, Giovanni Mattaliano, Redi Haza, Paolo Capodacqua, Gastone Pietrucci/La Macina, Giovanni Falzone, Nour Eddine Fatty.